Human-Stream indaga i flussi d’acqua e il movimento del Lago mettendoli in relazione con il flusso di visitatori di Lago Film Festival. Le proprietà delle onde d’acqua sono molto simili al comportamento fisico della luce. Il modo che hanno di interagire con lo spazio e gli ostacoli è assimilabile. H-Stream ricrea un ondoscopio in cui l’utente, attraverso sensori ottici, dà vita al movimento. L’interazione utente-macchina, e la vibrazione da essa generata, increspa l’acqua che diventa sinonimo della luce. Il binomio luce-movimento, reso evidente dall’acqua, racconta un modo fluido di comportarsi ed agire. Binomio che diventa metafora del festival trasformando il Lago, e la sua componente liquida, in un mezzo per comprendere, vivere, riscoprire il cinema – insieme di immagini (luce) in movimento.